Giani dice sì alla ricandidatura. Sinistra Italiana, “Fatto interessante”. Freddi i Cinque Stelle

Firenze, 9 luglio 2025 – Tante reazioni all’annuncio di Giani sulla disponibilità a candidarsi per un secondo mandato. «Il fatto che il presidente Giani abbia dato esplicitamente la disponibilità a ricandidarsi è un fatto nuovo che non si può ignorare. Sono d'accordo sulla linea di costruire alleanze larghe nelle regioni dove si va a votare, perché le elezioni regionali di fine anno saranno l'ultimo test politico prima delle elezioni politiche».
Lo ha detto l'europarlamentare del Pd Dario Nardella, ex sindaco di Firenze, intervistato dal programma «Darsena Europa» di Toscana Tv, in merito alla disponibilità dell’attuale presidente a correre per un secondo mandato.
«Detto questo, la Toscana è in una condizione particolare perché abbiamo un presidente uscente al primo turno che ha lavorato bene ed è apprezzato dai cittadini. Pertanto io credo che se il segretario regionale del Pd in Toscana Fossi, dalla sua posizione autorevole, si mette alla guida di questo processo, assume protagonismo e lo fa assumere dal Pd, fa propria la disponibilità di Eugenio Giani a ricandidarsi e lavora per una coalizione larga, anche con la disponibilità ad una discontinuità sulla squadra di governo, sui temi, avrebbe la larghissima maggioranza del Pd dalla sua parte. E io sarei con questi».
Alla disponibilità di Giani e ai punti chiave del nuovo ipotetico mandato non resta insensibile anche la Sinistra. Quelle anticipate dal presidente della Regione, "sono indicazioni che considero utili, interessanti, condivisibili almeno dal punto di vista della loro titolazione perché, come è facile intuire, un conto è il titolo, e poi un conto è lo svolgimento: questo vale sempre, persino nei temi scolastici, figuriamoci nelle scelte di governo".
È quanto spiega alla Dire il deputato e segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, in merito al voto in autunno in Toscana. Tre temi chiave per Giani: il reddito sociale, l'acqua pubblica e il fine vita medicalmente assistito accompagnato da una battaglia per i diritti nel sistema sanitario.
Sul dossier regionali proprio il parlamentare di Avs si era speso nei mesi scorsi per chiedere di voltare pagina, dal punto di vista programmatico, rispetto all'azione di governo in Toscana: "Ho già detto in più occasioni che il tema è come si costruisce politicamente e complessivamente un elemento di discontinuità – ricorda – non è mai stata una questione legata a una persona in particolare, quindi nello specifico a Eugenio Giani. Non lo era ieri, non lo è oggi".
Quello che interessa a Sinistra italiana, precisa Fratoianni, "è il quadro complessivo che, come è ovvio, ha a che fare anche con la necessità di costruire una alleanza che, per quel che ci riguarda, è anzitutto il cuore di una coalizione dell'alternativa che è fatto da Avs, Pd e M5S: lavoriamo in questa direzione".
"Pensare di cambiare un presidente di Regione uscente senza una motivazione politica l'ho visto sempre con perplessità. Da questo punto di vista da adesso noi siamo disponibili ad aprire un confronto programmatico con Giani" in Toscana. Anzi, spiega Angelo Bonelli all'Agenzia Dire, "prima si fa e meglio è, perché la vittoria non è mai scontata alle elezioni", avverte. E aggiunge: "E' giunto il momento di costruire un perimetro che si basi su un programma".
Per il deputato di Alleanza Verdi Sinistra e co-portavoce di Europa verde, in sostanza, è necessario "un confronto programmatico" con Giani. Il quale, proprio dopo aver formalizzato la sua disponibilità alla ricandidatura a governatore. "Reddito sociale e acqua pubblica sono aperture molto importanti", osserva Bonelli. Che, però, allarga il ragionamento: oltre a questo "siamo pronti a chiedere anche altro. La questione energetica e le rinnovabili sono un elemento fondamentale": a Piombino, ad esempio, nel 2026 "va mantenuto l'impegno e mandata via la nave rigassificatrice. C'è il tema della sanità pubblica, poi, ma anche la costruzione di un piano per la tutela della biodiversità implementando le aree protette della Toscana". Questi, conclude, "sono elementi fondamentali che ci differenziano da una destra che sta mettendo in discussione diritti civili, sociali e ambientali. E che sta portando le lancette della storia indietro nel tempo".
Tiepidi i Cinque Stelle. la Toscana resta la partita "più difficile" fra le Regioni che andranno al voto in autunno. D'altronde, "dopo una legislatura di opposizione non era facile immaginare una convergenza". È quanto spiegano alla Dire ambienti nazionali del Movimento 5 Stelle interpellati rispetto alla candidatura di Giani. Un annuncio che il presidente della Regione ha accompagnato con un invito ai potenziali alleati, pentastellati compresi, a un confronto sul programma, partendo da alcune novità sul reddito sociale, l'acqua pubblica e il fine vita. La situazione resta di stallo, tuttavia, secondo i 5 Stelle Giani, rendendo ancora più rotondo il concetto, "è un'ipotesi che non scalda i cuori"
La Nazione